Le edizioni prima del 2014

Dal 1973 al 1991 la CoRivoRivo era un appuntamento fisso per i cittadini di Paese e non solo. In questo foto si può notare l’adesione e l’entusiasmo per quella che i paesani sentivano come una festa di Paese.

 

da Dinamisport n.3 – 1973 Resoconto della prima edizione della corsa non competitiva “Co Rivo… Rivo” di km 19.800 “La manifestazione tanto attesa si è svolta per le strade del nostro comune. Se ne discuteva già per l’anno scorso ma le difficoltà da superare non erano poche; quest’anno, nella ricorrenza del decennale della fondazione della società si è voluto portare in porto a tutti i costi l’iniziativa. In coerenza con certe proposte alternative all’agonismo esasperato e per offire ad una base più ampia l’occasione di provare il vivere genuino all’aria aperta, è nata l’idea di organizzare una manifestazione di tal genere. Quantomai significativa doveva essere la denominazione per far capire che si voleva evitare ogni discriminazione derivante dall’età, dalla resistenza fisica o dal sesso dei partecipanti. Forse tanti, prima di assistere alla manifestazione erano ancorati all’idea di una gara di cosa podistica; dopo … stando alle considerazioni raccolte qua e là, molti si sono ricreduti delle loro idee e si sono pentiti di aver perso una simile occasione – sarà per un’altra volta!!!

LA CRONACA: è domenica mattina; alle 7 gli organizzatori sono già all’opera per mettere a punto gli ultimi particolari e accogliere i partecipanti. La piazza del municipio di Paese (n.d.r. oggi Piazza Andreatti) è un via vai di macchine e gente. Qualcuno è arrivato da Udine, Padova, Oderzo, Mestre, Valdobbiadene, Vittorio Veneto, e, nonostante la concomitanza con altre manifestazioni del genere nella zona – vedi l’Ombralonga a Treviso – alle 9 in punto, quando il sindaco dà il via, sono in trecento a partire. E’ una marea umana che si muove dietro alla moto-staffetta tra due ali di folla sorpresa ed entusiasta; chiude la colonna, l’auto adibita a pronto soccorso con pochi cerotti e molto … alcool (vino). Ci si muove in direzione di via San Luca per lasciare presto l’asfalto e imboccare stradine di campagna verso le “Canope”che condurranno in piazza a Padernello dove è situato il primo posto di controllo. La fila si è già allungata molto e, siglato il cartellino, i partecipanti si avviano per la strada di Porcellengo e da qui, ancora per stradine bianche per raggiungere Postioma, dove c’è il secondo posto di controllo e per fortuna anche un bicchiere di tè; poi via di fretta per tornare a Porcellengo, li si sa che c’è un sostanzioso rifornimento che potrà dare la carica ai più affaticati. Dovunque si passi, c’è gente lungo il percorso e, nelle piazze c’è una piccola folla che commenta. C’è qualche considerazione malinconica da parte di chi invidia il vigore di cerca gente, chi cerca di addolcire le imprecazioni dei più affaticati e c’è pure chi si lamenta di non riuscire a capire la volontaria faticaccia dei partecipanti. Il tratto ghiaioso tra Porcellengo e Castagnole diventa per la maggior parte un vero calvario; oramai la stanchezza dei chilometri si fa sentire e quei maledetti sassi contribuiscono notevolmente al gonfiore alle vesciche ai piedi. Non bastasse la strada, il sole è cocente e non c’è un filo d’ombra. Si arriva così tra una imprecazione e l’altra in piazza a Castagnole, terzo controllo e via … verso il sospirato arrivo a Paese, davanti alla sede del G.S. Dinamis. Qui, dalle 10.06 transitano uno dopo l’altro, isolati o a gruppetti i trecento intrepidi partecipanti alla prima edizione della “Co rivo … rivo”. Il primo a tagliare il traguardo è un ventenne Giorgio Menegon di Cornuda; lui, la corsa la fa con serietà e costanza – ha impiegato 1 ora e 6 minuti per percorrere quasi 20 chilometri e si sta preparando per vincere la gare delle “due Rocche”; la prima rappresentate del gentil sesso è una dodicenne di Postioma: Roberta Mattiazzi, una vispa ragazzina di seconda media che porta a termina la fatica in appena 1 ora e 54 imnuti. Gli ultimi a transiatare sotto lo striscione d’arrivo sono un signore e una signora di mezza età e oltre: è da poco suonata l’una, ma sono ben in anticipo sul tempo massimo fissato dagli organizzatori (per le ore 14.00).

Per tutti gli arrivati, oltre alla grande soddisfazione personale c’è un diploma e una targhetta in ceramica – il premio è lo stesso per tutti – vengono inoltre premiati con le targhe ricordo (quattro) messe a disposizione da “7 Giorni nel Veneto” la ragazzina più giocane e la persona più anziana: Giuseppe Sorrenti capostazione in pensione di 64 anni. Il grazie del Dinamis, nell’archiviare questa manifestazione, va a tutti: ai partecipanti, alle persone e agli enti che hanno collaborato per la buona riuscita, all’Amministrazione Comunale di Paese, alla direzione del settimanale “7 Giorni nel Veneto” che ah concesso il patrocinio, ai dirigenti, ai collaboratori delle U.S. di Porcellengo e Postioma e alle ditte che hanno contribuito.